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Comune di Lanuvio

Estate senza zanzare: il decalogo della prevenzione

Arriva l’estate e con lei, come ogni anno, si presentano le zanzare, ospiti indesiderati che, oltre a recare fastidio, posso trasmettere anche malattie virali.

In primo luogo la famigerata zanzara tigre, in grado di trasmettere virus quali Chiukungunya, Dengue o Zika, ma anche la zanzara comune (del genere Culex), che può diffondere malattie come West Nile, o i pappataci, possibili vettori del parassita della Leishmaniosi. Per questo motivo abbiamo raccolto in un breve decalogo alcune raccomandazioni su come difendersi da questi insetti ed evitare la loro diffusione.

Per moltiplicarsi le zanzare usano piccole raccolte di acqua: nelle nostre case, nei giardini, cortili o orti, si possono involontariamente creare delle condizioni favorevoli al loro sviluppo. Tuttavia, modificando alcune abitudini, possiamo contenere la loro presenza sul territorio.

Ecco alcune precauzioni, semplici ed efficaci da adottare:
– trattare periodicamente, con prodotti larvicidi, tutte le raccolte di acqua non eliminabili (tombini ecc.) e svuotare periodicamente gli scarichi che possono causare ristagni d’acqua;
– cambiare frequentemente l’acqua dei vasi e svuotare periodicamente quella dei sottovasi;
– tenere pulite fontane e vasche ornamentali ed eventualmente introdurvi pesci rossi, ottimi predatori delle larve di zanzara tigre;
– capovolgere o non lasciare all’aperto oggetti che, con la pioggia, possano riempirsi di acqua come annaffiatoi e secchi, teli in plastica, rifiuti;
– coprire con zanzariere eventuali recipienti che contengono acqua necessaria per l’irrigazione;
– evitare ristagni d’acqua sui davanzali o sui terrazzi, nei vasi da fiori, in bottiglie o altri contenitori che possono trattenere l’acqua;
– rimuovere sempre gli sfalci d’erba e tenere il giardino pulito.

La puntura.
La caratteristica principale delle zanzare è il loro apparato boccale, capace di prelevare da altri animali i fluidi, come il sangue. Quando la zanzara si appoggia sulla pelle, utilizzando una proboscide seghettata, buca l’epidermide in cerca di un capillare da cui succhiare il sangue. L’insetto nel contempo rilascia la sua saliva, che ha due funzioni principali: quella di anestetizzare la zona colpita e quella di permettere al sangue di rimanere sempre fluido, per poter continuare a nutrirsi senza che il sangue coaguli.
Il nostro corpo, accorgendosi di un intervento estraneo, reagisce di conseguenza con l’irritazione e il prurito e attiva le sue difese, ossia il rilascio di istamina e la sua conseguente concentrazione del punto interessato. Gli effetti collaterali sono l’arrossamento ed il gonfiore della zona, con immediato prurito.

La prevenzione.
Per evitare di essere punti12, utilizzare repellenti di provata efficacia sulle parti del corpo esposte e indossare vestiti di colore chiaro e che non lascino scoperte parti del corpo (camicie con maniche lunghe, pantaloni lunghi, ecc.).

I rimedi.
Tra i primi rimedi che portano beneficio, sicuramente c’è quello di applicare un cubetto di ghiaccio. Il ghiaccio infatti anestetizza la superficie della pelle irritata, diminuendo notevolmente la sensazione di prurito. Altri rimedi prevedono l’uso di prodotti naturali a base di piante ed erbe o creme per diminuire gli effetti collaterali delle punture di zanzara.

il decalogo a portata di mano