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Comune di Lanuvio

Palazzo comunale

Via Roma, 20, 00075 Lanuvio (RM)  telefono: +39 06 93 78 91

PEC: segreterialanuvio@pec.provincia.roma.it

web: www.comune.lanuvio.rm.it

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codice iPA: c_c767

Il Palazzo Municipale, sede del Comune di Lanuvio ospita la Sala Consiliare, ove si riunisce il Consiglio Comunale.

Nella Sala Consiliare sono presenti diverse opere che si ispirano alla storia e alla mitologia di Lanuvio.

Aleandro Di Fani (Civita Castellana, 1957) è un pittore, restauratore e foderatore italiano. Il Comune accoglie una esposizione permanente dell’artista nell’Aula Consiliare composta da sette opere su tavola che si ispirano alla storia e alla mitologia di Lanuvio: Giunone Sospita Lanuvina, una divinità del pantheon romano e del cui Santuario sono stati rinvenuti dei reperti archeologici proprio a Lanuvio, la triade formata dai dipinti Antonino Pio, Commodo e Commodo in sembianze di Ercole entrambi imperatori a cui la cittadina ha dato i natali, passando poi per Marco Aurelio, imperatore che qui ebbe dimora e a Lucio Vero, co-imperatore insieme a suo fratello adottivo. Completa l’esposizione Marcantonio Colonna e la Battaglia di Lepanto, ammiraglio pontificio e abile condottiero militare di uno scontro che ha cambiato per sempre le sorti dell’Europa.

Questi ritratti storici hanno un sapore di antico che Di Fani si porta dentro grazie a una vita passata nel campo del restauro di preziosità. Il Ritratto Storico rappresenta un personaggio dell’antichità inserito nel contesto in cui ha vissuto o nei luoghi maggiormente rappresentanti le sue importanti gesta, dando una rilevanza attuale anche al Comune di Lanuvio grazie all’accostamento con i protagonisti presentati in questa esposizione. Così ad esempio per Antonino Pio è stata creata una scenografia con il busto dell’imperatore inserito tra i resti archeologici del Tempio di Giunone e in cui la cornice stessa, arricchita da finti marmi e oro, è un’estensione dell’opera. Il ritratto storico di Commodo è dello stesso formato di quello di Antonino Pio, in perfetta sintonia sia con le cornici che con la realizzazione su tavola. È eseguito con un effetto caravaggesco, artista molto caro a Di Fani, con il busto ornato dall’alloro degli Imperatori e poggiato su una base di marmo antico con il simbolo della città sullo sfondo, la Torre antica di Lanuvio. Commodo in sembianze di Ercole ha invece alle spalle uno sfondo scuro che ne mette in risalto il busto, dando l’impressione di una scena viva, e il cui effetto è accentuato da lacche venete inserite nell’opera. La bellezza di Giunone Sospita Lanuvina, che si ispira alla statua conservata nei Musei Vaticani, è anzitutto nel formato ampio quasi lo spettatore si trovasse davanti la statua a grandezza naturale. È rappresentata al centro di un mondo antico, con lo sfondo del Circeo al tramonto e le sue tonalità dai colori caldi, alla sua destra è presente un serpente addormentato e due piatti di focaccine posti come offerta propiziatrice per il buon andamento del raccolto. Intorno alla dea si erge il Bosco Sacro e la cornice è immaginata come la finestra del tempio in cui la dea era venerata. Marcantonio Colonna e la Battaglia di Lepanto, raffigurato con indosso l’armatura, è rappresentato in piedi davanti allo spettatore. Alle sue spalle, il palazzo di Lanuvio in cui il condottiero è nato, esalta il legame con la città. Sotto il condottiero l’artista ha inserito una scena della famosa battaglia navale. La cornice, che abbraccia l’opera, è in noce intagliato, per accentuare le tonalità dei due dipinti.

Oggi Di Fani ha scelto di continuare la propria attività di bottega proprio a Lanuvio, diventando un artigiano dell’arte: è riuscito a mescolare attività manuali, come la creazione di una cornice che diventa pezzo unico e originale, fino alla realizzazione di un’opera d’arte di pittura, nonché abile nella foderatura e nel restauro di dipinti antichi, su tela, tavola, rame e statue lignee.