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Comune di Lanuvio

Itinerario archeologico

Il nostro itinerario inizia da Piazza Carlo Fontana, che prende il nome dal noto architetto che in essa vi costruì nel 1675 per ordine di Filippo Cesarini l’elegante Fontana degli Scogli, che è possibile ammirare ancora in tutta la sua eleganza.

Dirimpetto alla Fontana degli Scogli, sul lato opposto della piazza, vediamo una parte del Castello Medioevale, esso è circondato ancora oggi dalle mura, con ai vertici le imponenti torri.

Da piazza Carlo Fontana, entriamo all’interno del Borgo Medioevale attraverso via M. Colonna, per giungere in un punto in cui c’è da un lato la Chiesa Collegiata, dall’altro il Palazzo Colonna. Quest’ultimo, di dimensioni modeste ed incompleto, ha subito nel corso dei secoli varie modifiche che ne hanno cancellato per sempre l’originaria estetica. Nella sua facciata principale, ha inglobato un Sarcofago Marmoreo Romano del III sec. d.C., donato nel 1689 dal duca Filippo Cesarini a Lanuvio, e che fu rinvenuto nella sua villa suburbana lungo la via Appia.

Va inoltre ricordato che la parte N.O. del castello è stata edificata sopra i resti di un Teatro Romano, tracce della cui cavea appartenenti al muro radiale si possono osservare presso la Fontanella di Piazza Centuripe.
Altri resti visibili appartenenti al teatro, sono inseriti nel muro di cinta Ovest del castello in via Alcide De Gasperi. Le mura Sud dello stesso presentano invece avanzi di un imponente muro in opera quadrata sul quale insistono resti romani in opera listata quasi addossati alla torre cilindrica a S.O. Il Galieti basandosi sul passo di Cicerone “De Finibus I. 20, 63”, che vedeva Lanuvio ricca di tali edifici, volle riconoscere in questi resti un sacello.

Abbandonando Piazza Tempio d’Ercole, e incamminandoci per Via Astura notiamo le grandiose Mura del V sec. a.C. ad opera quadrata irregolare che avevano la funzione di sorreggere verso oriente la terrazza inferiore oltre a cingere l’antica Lanuvium.

Addossata ad esse vi è la circumductio, strada romana lastricata con selci poligonali che proveniva dalla via Appia e congiungeva, superando ponte Loreto (in buono stato di conservazione) il mare ed Astura.

Tornando a piazza Carlo Fontana, da dove era iniziato il nostro percorso procediamo lungo Via Sforza Cesarini che ci conduce verso quella che in antico era l’Acropoli Lanuvina. Resti di essa si trovano dentro Villa Sforza Cesarini, alla quale si accede dall’omonima via. Trattasi di un tratto di porticato antico in ottimo stato di conservazione, con archi intervallati da semicolonne doriche sporgenti e dietro il porticato abbiamo concamerazioni e basi di mura per una notevole ampiezza.

Uscendo da villa Sforza e incamminandoci per via S. Lorenzo, arriviamo nei pressi di un grande edificio dei Salesiani, nel terreno dei quali vi sono i resti del Tempio di Giunone Sospita, il più celebre fra gli edifici di Lanuvio antica. Di esso, che ebbe grande culto e lunga vita in tutto il Lazio antico, restano oggi solo dei grandi blocchi squadrati di peperino, poiché alcuni elementi appartenenti alla trabeazione venuti in luce il secolo scorso, si trovano ora al British Museum, tranne un’antefissa al Museo di Villa Giulia a Roma.